Giudice condanna Equitalia

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Giudice condanna Equitalia

AVVOCATO TIZIANA CHIAPPONI
Pubblicato da Tiziana Chiapponi in BLOG 2021 · 30 Aprile 2021
annullate cartelle per 660mila euro
        
Sentenza storica del Tribunale di Venezia: la vittoria dell'artigiano darà il via a migliaia di ricorsi.
L'associazione dei consumatori esulta: "Davide può battere Golia"
Una sentenza storica, che aprirà le porte a migliaia di annullamenti di cartelle esattoriali che Equitalia invia illegittimamente ai contribuenti.
Una  sconfitta, sonora, quella dell'Agenzia di riscossione delle tasse. Una  batosta che fa rialzare la testa ad artigiani e semplici cittadini  tartassati dal Fisco.

Con la sentenza 3079 del 2015, emessa pochi giorni fa, il Tribunale di Venezia ha  cancellato le cartelle esattoriali che un artigiano aveva ricevuto per  il valore complessivo di 660mila euro. E a stupire non è solo l'entità  dell'annullamento, ma le motivazioni scritti dal giudice nella sentenza.  Il giudice ha sancito che Equitalia può emettere, notificare cartelle e  agire solo se in possesso dei requisiti  validi e documentabili che gli permettono di giustificare le richieste  che fa al debitore a nome degli enti pubblici per cui opera. Inoltre, la prova dell'esistenza dei requisiti deve essere fornita da Equitalia (o dal creditore) e non dal  presunto debitore. Un  cambio di prospettiva che alleggerisce il peso sulle spalle di  artigiani e commercianti che si trovassero in contenzioso con il fisco.  Secondo l'Associazione di tutela dei consumatori (Aua) che ha seguito la  vicenda, la sentenza potrebbe provocare un precedente in giurisprudenza  capace di annullare migliaia di cartelle esattoriali.

"Sono sentenze come questa che fanno la giurisprudenza e che dimostrano che anche Davide può battere Golia.
In  Una società di capitali che, legittimamente, persegue scopi di lucro  non può gestire la riscossione delle tasse e dei tributi lucrando sugli  stessi ed aggravando le già precarie condizioni del contribuente.
L'erario  incasserebbe molto di più limitandosi ad esigere gli importi dovuti  maggiorati dei soli interessi legali senza gli aggi e le more che  trasformano somme normali in macigni "insostenibili".


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