2 giorni = 2 vittorie
Pubblicato in BLOG 2019 · 23 Ottobre 2019
23 ottobre ·
2 giorni = 2 vittorie
Secondo risultato positivo ottenuto in due giorni dallo studio legale Avv. Tiziana Chiapponi. Dopo la declaratoria di nullità ed inefficacia del pignoramento immobiliare e condanna alla cancellazione dello stesso ottenuta ieri presso il Tribunale di Velletri, la nuova vittoria di oggi è stata ottenuta presso il Tribunale Civile di Latina ed attiene ad un indebito arricchimento.
Il caso: Tizio presta alcune somme a Caio emettendo due assegni e fornendogli la provvista necessaria ad estinguere obbligazioni tributarie. Caio giova di dette somme ma non le restituisce a Tizio. Tizio, quindi evoca in giudizio Caio per ottenere la restituzione delle somme prestate. Tra i due, però, non è stato sottoscritto alcun contratto di mutuo. Caio, al fine di sottrarsi al pagamento delle somme richieste, evoca in giudizio Sempronio, al fine di fare accertare che le somme prestate da Tizio, erano si servite a pagare debiti tributari intestati a Caio, ma che in realtà quei debiti tributari erano da imputare a Sempronio, avanzando, quindi, domanda di risarcimento danni nei confronti di quest'ultimo.
La decisione: il Giudice del Tribunale di Latina ha accolto la domanda avanzata da Tizio ritenendo che Caio si sia ingiustamente arricchito a sue spese, ed allo stesso modo, ha rigettato la domanda di Caio nei confronti di Sempronio ritenendo non provata la contrazione dei debiti tributari in capo a Sempronio.
Secondo risultato positivo ottenuto in due giorni dallo studio legale Avv. Tiziana Chiapponi. Dopo la declaratoria di nullità ed inefficacia del pignoramento immobiliare e condanna alla cancellazione dello stesso ottenuta ieri presso il Tribunale di Velletri, la nuova vittoria di oggi è stata ottenuta presso il Tribunale Civile di Latina ed attiene ad un indebito arricchimento.
Il caso: Tizio presta alcune somme a Caio emettendo due assegni e fornendogli la provvista necessaria ad estinguere obbligazioni tributarie. Caio giova di dette somme ma non le restituisce a Tizio. Tizio, quindi evoca in giudizio Caio per ottenere la restituzione delle somme prestate. Tra i due, però, non è stato sottoscritto alcun contratto di mutuo. Caio, al fine di sottrarsi al pagamento delle somme richieste, evoca in giudizio Sempronio, al fine di fare accertare che le somme prestate da Tizio, erano si servite a pagare debiti tributari intestati a Caio, ma che in realtà quei debiti tributari erano da imputare a Sempronio, avanzando, quindi, domanda di risarcimento danni nei confronti di quest'ultimo.
La decisione: il Giudice del Tribunale di Latina ha accolto la domanda avanzata da Tizio ritenendo che Caio si sia ingiustamente arricchito a sue spese, ed allo stesso modo, ha rigettato la domanda di Caio nei confronti di Sempronio ritenendo non provata la contrazione dei debiti tributari in capo a Sempronio.
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Stop al pignoramento immobiliare
Con decisione emessa in data odierna il Tribunale di Velletri ha
annullato il pignoramento immobiliare eseguito ai danni del debitore e
delle terze proprietarie dell'immobile, assistiti dall'Avv. Tiziana
Chiapponi, in quanto eseguito in violazione delle norme procedurali.
Il caso: Tizio è titolare di credito nei confronti di Caio in forza di
decreto ingiuntivo divenuto definitivo. Nel frattempo Caio vende
l'immobile di sua proprietà alle figlie.
Tale vendita viene revocata in quanto eseguita in frode al creditore.
Tizio, il creditore, esegue pignoramento sull'immobile oggetto di
revocatoria, oggi di proprietà delle figlie di Caio. Tuttavia, Tizio
notifica gli atti esecutivi soltanto a Caio e non alle figlie, reali
proprietarie dell'immobile. Il Giudice del Tribunale di Velletri, in
accoglimento dell'opposizione proposta da Caio e dalle proprie figlie,
ha disposto la cancellazione del pignoramento, ritenendo da un lato che,
la revocatoria dell'atto di compravendita non comporti diritto
restitutorio nella proprietà di Caio, e dall'altro che, comunque erano
stati violati gli art. 603 ss del c.p.c.
Quindi l'immobile è stato
restituito nella piena proprietà delle figlie di Caio privo di
pregiudizi negativi con le relative spese di cancellazione a carico di
Tizio.
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