L'INPS CHIEDE INDIETRO I SOLDI DI PENSIONI CHE HA EROGATO IN PIU'?
Pubblicato in BLOG 2018 · 11 Gennaio 2018
Spetta, infatti, all'Istituto previdenziale provare la causa
dell'indebito, in applicazione dei principi di carattere sostanziale
dettati dall'art. 2697 del codice civile. In assenza delle prescritte
ragioni che inducono l'Inps a chiedere la restituzione, un'eventuale
pretesa in tal senso integrerebbe la palese violazione dell'art. 3,
Legge 241 del 1990, ai sensi del quale
ogni provvedimento amministrativo dev'essere motivato con l'indicazione
dei presupposti e delle ragioni giuridiche che lo hanno determinato,
tanto più se si tratta di atti che incidono direttamente a depauperare
la sfera patrimoniale del destinatario. Con la sentenza n. 482 del 2017
la Suprema Corte di Cassazione ha stabilito il principio per cui se è
vero da un lato che'Istituto può cambiare gli importi delle pensioni che
eroga ai cittadini in qualsiasi momento, è anche vero dall'altro, che
lo stesso non può assolutamente chiedere i soldi che sono arrivati in
più ai pensionati non per loro colpa. Proprio sulla responsabilità degli
errori si incentra la sentenza. Infatti, solo nel caso sia accertato
che l'importo maggiore di pensione sia stato erogato a causa di dolo del
pensionato, cioè con un atto fatto di proposito per ottenere un surplus
di pensione, l'INPS può chiedere la restituzione degli importi
maggiori. In caso contrario nulla è dovuto in restituzione.
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